Mai più incendi come nel 2017: diventiamo sentinelle del fuoco
Ricorderete certamente la funesta estate dello scorso anno sul fronte incendi, che coincise anche con il totale passaggio delle competenze per gli spegnimenti al Corpo dei Vigili del Fuoco che invece fino alla fine del 2016 le avevano condivise con l’ex Corpo Forestale dello Stato, passato poi nel 2017 all’Arma dei Carabinieri.
In quella terribile estate i Vigili del Fuoco, come ricordava ai primi di settembre 2017 un dossier riepilogativo del Corriere della Sera, solo sul territorio di Roma e provincia portarono a termine 8.636 interventi di spegnimento nei soli due mesi e mezzo che vanno dal 15 giugno al 31 agosto. Il che equivale in media a un intervento ogni 15 minuti, ossia 115 interventi al giorno. Quasi tutti gli incendi furono di origine dolosa o dovuti ad imprudenze con il fuoco da parte dell’uomo, favoriti anche dalla pressoché totale mancanza di precipitazioni (a Roma non piovve per 105 giorni di seguito) che provocò una situazione di grave siccità e problemi di rifornimento idrico. In poche ore un incendio può distruggere un bosco che può avere impiegato anche secoli a formarsi.
Dopo il passaggio del fuoco, i tronchi degli alberi che sopravvivono sono anneriti e scheletrici. Il suolo poi perde gran parte delle sue sostanze nutritive che sono state tramutate in cenere. Pioggia e vento contribuiranno con il tempo a impoverire ancora di più il luogo bruciato portando via il terreno che non potrà più fornire sostegno agli alberi e filtrare l’acqua e l’aria non sarà più pura, ma ricca di anidride carbonica che non potrà più essere assorbita dalle piante del bosco. E la fauna sopravvissuta all’incendio, che prima viveva in quel paradiso, sarà costretta ad andarsene verso luoghi meno sicuri e ospitali.
Oltre per mano dei criminali incendiari, un incendio può svilupparsi però anche per nostra disattenzione, anche di pochi istanti. Specie nei mesi caldi d’estate facciamo quindi sempre attenzione a come ci comportiamo in natura, non creiamo mai situazioni di possibile pericolo che potrebbero provocare la scintilla dell’incendio. Sigarette accese e accendini, barbecue, carta e plastica abbandonata nei prati, fuochi accesi nei boschi: sono tutte occasioni di potenziale innesco in presenza di fiamme. Facciamo sempre attenzione e invitiamo amici e parenti che sono con noi a fare altrettanto.
ANCHE COSI' POSSIAMO SALVARE UN BOSCO!! E se vediamo un principio di incendio telefoniamo al numero 115 dei Vigili del Fuoco o al Numero Unico delle emergenze 112: loro vi diranno esattamente cosa fare in attesa dell’intervento.