Mare-nuvole

Pedalare nella giusta direzione: si chiede di ripensare il tracciato del GRAB per Villa Ada

Villa Ada - la zona del laghetto

14 marzo 2021 - Il WWF con le associazioni del territorio che amano Villa Ada scrive a Roma Capitale chiedendo di ripensare il tracciato del Grande Raccordo Anulare delle Bici (GRAB) inviando osservazioni mirate a superare le criticità che il percorso di progetto crea all’interno della Villa.

Nei giorni scorsi il WWF Roma e Area Metropolitana con altre associazioni presenti nel territorio del Municipio Roma II, si è rivolto alla Amministrazione capitolina per richiedere un ripensamento sul tracciato del GRAB che interesserebbe Villa Ada-Savoia. Si tratta di osservazioni mirate a superare le criticità che il percorso di progetto del GRAB determinerebbe in un luogo assiduamente frequentato dai cittadini (e non meno dalla fauna selvatica) creando possibili situazioni di conflitto spaziale tra differenti modalità di fruizione della Villa, inclusa quella di chi abitualmente la percorre per gli spostamenti in bici.

Villa Ada - uno scorcio del bosco

La Villa inoltre - già oggi ampiamente vissuta dagli amanti della bicicletta - è peraltro costeggiata da una pista ciclabile che sembrerebbe opportuno tenere in maggiore e migliore considerazione nelle ipotesi progettuali. Per contro immaginare una pista preferenziale per le biciclette che attraversi la Villa - sul sedime di un sentiero fortemente frequentato da tanti cittadini - appare un’immagine stridente con quella che è la vocazione del luogo. Insomma un’opzione non scevra da rischi per i numerosi fruitori della Villa oltre che foriera di possibili trasformazioni delle belle aree boscate che la caratterizzano. Crediamo pertanto necessario guardare a soluzioni altre perché certo non ci si può permettere il lusso di contrapporre sostenibilità e cittadini, di far maturare un’errata percezione della bicicletta che sappiamo dover essere uno degli strumenti per pensare le città del futuro. Il WWF ritiene le osservazioni avanzate parte ineludibile di un percorso condiviso, restando naturalmente disponibile al confronto, del quale crede non si debba mai aver timore.

Il Panda sempre in bici