Natura nelle scuole delle città: semplici regole per favorire l’incontro
di Marta Immarrata
Proseguono i seminari di formazione per docenti a seguito del protocollo di intesa per l’educazione e la formazione alla sostenibilità siglato tra il WWF Italia e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio (USR Lazio) per le scuole della nostra Regione. Scuole che sono coinvolte nel contest WWF di “URBAN NATURE 2019” dedicato alla Natura in città.
Una azione questa tesa a migliorare e favorire la conoscenza e la maggiore familiarità con la biodiversità urbana attraverso una formazione rivolta ai docenti (parte integrante dell'iniziativa) attraverso seminari di formazione. Queste scuole verranno infatti coinvolte nel contest di Urban nature (l’evento WWF dedicato alla natura in città in cui quest'anno in particolare viene richiesto di individuare un azione per aumentare la biodiversità urbana). Possiamo infatti, oltre al nostro Contest creato appositamente per coinvolgere le scuole, seguire comunque delle semplici regole riassunte in un decalogo, per poter incontrare la natura all'interno delle scuola con dei semplici, piccoli passi.
Inserire ad esempio nella programmazione educativa una aula esterna, sfruttando quindi gli spazi esterni delle scuole attraverso le abilità di alunni e insegnanti. Spesso questi luoghi vengono sottovalutati o considerati solo per determinati scopi, quali l'attività di ricreazione oppure alla lezione di educazione fisica, mentre potrebbero essere anche letti come luoghi per osservare la natura che ci circonda. Questi spazi sono formati anche da piccoli angoli di giardino fatti da aiuole e fiori che favoriscono la biodiversità; ma se non si hanno a disposizione in ogni scuola possiamo crearli noi insediando nuove piante che producono bacche o fiori che potranno poi attrarre anche uccelli di numerose specie. Un’altra idea per favorire la biodiversità potrebbe essere quella di creare nidi artificiali negli interstizi dei muri per esempio e contemporaneamente installare sistemi di irrigazioni, o piccole pozze, quindi in piccolo creare delle zone umide.
Sarebbe utile, anche per il benessere dei bambini, inserire all'interno dell'aula scolastica delle ceste contenenti fiori o bacche per stimolare il tatto e l'olfatto, fondamentale durante lo sviluppo dei bambini affinché crescano nel migliore dei modi possibili. Di facile e sicura accessibilità, poi, sono i parchi urbani che costellano Roma, oltre a essere suggestivi da vedere e apprezzarne le varie specie di alberi e uccelli (Villa Ada, Villa Borghese e Villa Pamphili per esempio) dovrebbero essere utilizzati più spesso dalle famiglie. Infine si potrebbe incrementare il numero delle visite scolastiche in aree verdi che ad oggi avvengono con incidenza minore rispetto ai precedenti anni e meno di quanto sarebbe auspicabile fare. Il deficit di Natura del quale bambini e adolescenti soffrono ormai da generazioni ha raggiunto punte molto elevate ed è adesso che dobbiamo attuare quelle azioni capaci di riportare il contatto con la Natura ai livelli di qualche decennio fa. E’ ancora possibile, anche in una città come Roma…
14 marzo 2019