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Un regalo dal Panda per amici speciali …

Mangiatoiadisegnata da FULCO PRATESI

A Natale siamo tutti più buoni! Pettirossi, occhiocotti, cinciarelle: condividi con loro la gioia del Natale! Creare una mangiatoia è un modo per sostenere gli uccelli delle nostre città nella stagione fredda, quando è molto più difficile trovare cibo. Poi inviate una foto dei vostri ospiti alati per capire chi è venuto a fare visita inviando a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

A Natale siamo tutti più buoni, proprio per questo, accanto ai regali per i nostri famigliari possiamo fare qualcosa anche per i nostri amici animali. Pettirossi, occhiocotti, cinciarelle e cinciallegre: anche con loro possiamo condividere la gioia del Natale! Alla realizzazione e messa a punto di questa iniziativa hanno contribuito gli studenti del Liceo Scientifico G. Cavour di Roma durante il periodo di alternanza scuola lavoro.
MA COME POSSIAMO ACCOGLIERE I NOSTRI AMICI ALATI?
Costruire una mangiatoia è facile e veloce, anche usando materiali riciclati ed economici. Per farlo nel modo più ottimale bisogna seguire pochi e semplici consigli:
- posizionarla in un luogo tranquillo e sicuro per far sì che i frequentatori non siano disturbati (soprattutto se ci sono gatti in agguato!);
- per impedire l'accesso al cibo ad uccelli di grandi dimensioni che trovano molte altre fonti di cibo (cornacchie, piccioni, gazze) si possono realizzare mangiatoie appese (ai rami delle piante, alla finestra);
- se siamo in un condominio o abbiamo vicini di casa, attenzione a non esporre le vostre offerte al di sopra di un terrazzo altrui, potremmo involontariamente creare dei fastidi;
- fornire costantemente nutrimento. Gli uccelli sono amici affezionati: una volta che si abituano vengono sempre a trovarti e contano su di voi per mangiare. Mai interrompere il rifornimento bruscamente e soprattutto nei periodi più freddi!

Un esempio di mangiatoie in una scuola di Roma

COME REALIZZARLE?
Per gli amanti del fai da te si possono costruire mangiatoie usando contenitori vuoti opportunamente lavati e ben asciugati. Trafitti da bastoncini che consentano agli uccelli di sostare e piccole superfici dove poter becchettare il cibo. Se le condizioni lo consentono, anche una semplice superficie sulla quale far bella mostra delle vostre offerte. Anche realizzare delle collane con la frutta secca, realizzate con un filo resistente, risultano appetite e divertenti.
COSA POSSIAMO CONDIVIDERE CON LORO?
Ogni piccolo amico ha un palato raffinato e richiede un trattamento specifico.
In generale, siccome con il freddo c’è bisogno di energie, gli uccelli gradiscono cibi grassi e ricchi di burro e, siccome siamo in clima natalizio, tra i tanti dolciumi, possiamo fare a meno di una fetta di pandoro o panettone (o magari regalargliene uno, sarà utile per più giorni)! Anche i biscotti andranno bene, la frutta secca o fresca, semi, come quelli di canapa e girasole.
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
Mandaci delle fotografie dei vostri ospiti alati od una loro descrizione, capiamo insieme chi è venuto a fare visita! Scrivi ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.     

"Un piccolo gesto - ricorda Raniero Maggini, Presidente WWF Roma e Area Metropolitana - per aiutare i nostri amici alati in un momento dell'anno durante il quale occorrono energie per far fronte alle temperature rigide della stagione. Un'occasione per regalarci la bellezza di questi piccoli ma straordinari alfieri della natura, per ricordarci che anche nelle nostre città siamo immersi nella natura, che noi stessi siamo parte della ricca biodiversità del pianeta e del nostro territorio."

Un esemplare di Occhiocotto (Sylvia melanocephala)

BREVI NOTE SU Occhiocotto (Sylvia melanocephala)
Specie sedentaria, migratrice e dispersiva, in Italia nidifica con una popolazione compresa tra 500000 e un milione di coppie, in gran parte concentrate sotto gli 800 metri di altitudine. Frequenta tipicamente la macchia mediterranea, ama i climi sec-chi ma s'installa anche in zone ombrose, folti sottoboschi e in parchi o giardini urbani. Nidifica nel fitto della vegetazione ancorando il nido ai rami degli arbusti e dei rampicanti. Da marzo in poi depone 3-5 uova alla cui incubazione partecipano en-trambi i partner per circa 13 giorni (due o tre le covate annue). I piccoli prendono il volo a 12-13 giorni. L'Occhiocotto si pone spesso in vista su di un rametto per controllare il proprio territorio. Il canto, emesso spesso nel volo nuziale, è un sonoro gorgheggio, che vede la mescolanza di note musicali e grattate. Si ciba di insetti, frutti e bacche (fonte: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).

Un esemplare di Cinciarella (Cyanistes caeruleus [Parus caeruleus])

BREVI NOTE SU Cinciarella (Cyanistes caeruleus [Parus caeruleus])
E’ un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Paridi. Il suo cibo preferito consiste in coccidi, afidi, larve, ragni e piccoli invertebrati che trova sugli alberi. Nel periodo invernale non disdegna comunque semi, bacche e frutta. In inverno accettano molto volentieri: palline di grasso, arachidi e semi di girasole nelle mangiatoie. Il periodo dell'accoppiamento inizia a febbraio. La cinciarella nidifica in qualsiasi cavità degli alberi, ceppi, muri o nei nidi artificiali. Lo stesso nido è utilizzato anno dopo anno e costantemente protetto durante la cova. Viene realizzato utilizzando muschio, lana, peli e piume e le uova (normalmente 7-10 con guscio bianco screziato da punti scuri) vengono deposte tra aprile e maggio e covate per circa 15 giorni. I piccoli vengono accuditi da tutti e due i genitori per 15-20 giorni. Il canto è molto articolato e può essere udito tutto l'anno ma maggiormente nel periodo da febbraio a giugno. Varia tra un vivace teerrrr, tee, tee, tee ad un rimbrottante churr. Se disturbate mentre sono nel nido, le cinciarelle emettono un sibilo simile a quello dei serpenti, e possono cercare di saltare nel tentativo di intimorire l'aggressore. Vive prevalente-mente nei boschi collinari e pianeggianti, ma è anche un assiduo frequentatore di frutteti e giardini dove è possibile ammirarlo nelle sue acrobazie tra i rami, alla ricerca di cibo.

Un esemplare di Pettirosso (Erithacus rubecula)

BREVI NOTE SU Pettirosso (Erithacus rubecula)
Specie migratrice e sedentaria, in Italia nidifica con 1-3 milioni di coppie, ma è molto comune anche come svernante. Nidifica in zone boscose e semiboscose di caducifo-glie, conifere e miste, ma durante la migrazione e l'inverno frequenta anche ambienti fortemente antropizzati. Da fine marzo in poi depone 4-6 uova che si schiudono dopo circa 14 giorni (due covate annue). I piccoli si involano a 10-18 giorni. Confi-dente e curioso, il Pettirosso appare costantemente insofferente verso i suoi simili. La dieta, prevalentemente insettivora, è integrata con frutti, bacche e semi (fonte: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004).