Torniamo dalle vacanze ma non dimentichiamo il mare
Vacanze quasi terminate, presto il rientro nei propri centri di vita. Riprende la routine quotidiana, con i piccoli e grandi problemi di tutti i giorni e forse sempre con poco tempo a disposizione per gioire appieno dei momenti felici e spensierati della giornata. Torneremo insomma alla vita fatta di impegni, di orari, di occasioni mancate e di fortune inattese. Ma il mare che la maggior parte di noi ha da poco lasciato alle nostre spalle resta invece lì, con i problemi che noi stessi stiamo creando e che l’amore incondizionato che abbiamo provato per lui nei 10/15 giorni di ferie non basta a risolvere.
Come se non bastasse quanto i mutamenti climatici da noi indotti stanno influendo sulla sparizione delle specie che lo abitano, stiamo aggiungendo agli oceani e ai mari a noi vicini problemi su problemi. Come è possibile che finiscano nei fondali marini ombrelli, pezzi di automobile, calcolatrici ecc? O li buttiamo a mare dalle barche, oppure li gettiamo nei fiumi o ancora dalla spiaggia. Non è che esistano molti altri modi per arrivare in fondo al mare … Quest’anno il WWF e molte altre associazioni hanno posto l’attenzione sulla possente presenza della plastica in mare, fenomeno allarmante con crescita esponenziale.
Ma molte altre tipologie di rifiuti vengono rinvenute, anche tra le reti dei pescatori. Non abbandoniamo oceani e mari, ora che torniamo alla nostra vita, neanche con il pensiero e stiamo attenti ai nostri piccoli gesti quotidiani pensando che, ad esempio, anche un cotton fioc o un tappo gettati nello scarico, se non filtrati bene durante il percorso, possono trovare la strada del mare, quello stesso mare sul quale spesso abbiamo indugiato con il nostro sguardo e con i nostri pensieri cercando ispirazione o conforto. Anche da lontano possiamo difenderlo con il nostro impegno, non molliamo mai questa certezza!