Mare-nuvole

La Marmotta: perché a lei non piace molto vivere a Roma?

Mercoledì 9 maggio il film "Corri Marmotta"
Dimensioni della Marmotta: da 45 a 55 centimetri. Età: Vive fino a 13 anni di vita. Alimentazione: Erba, foglie e fiori. Particolarità: Le marmotte sono imparentate con gli scoiattoli. Sottospecie: Esistono 14 specie di marmotte. Vediamo qualche curiosità in attesa del film in anteprima il 9 maggio al Museo Civico di Zoologia. Le marmotte preferiscono vivere dove non ci sono molti alberi ma dove abbondano  piante ed erbe per lei succulente. Loro habitat privilegiato sono le assolate steppe di montagna tra il limite dei boschi e dove c’è la neve. La marmotta non soffre certo di vertigini e non ha paura di salire in quota, anche fino a 3000 metri d'altezza. Le marmotte sono golose di tenera erbetta fresca, arrivando a mangiarne fino a un chilo al giorno. Tra le loro piante preferite, tra la Svizzera e l’Italia, ad esempio, ci sono il trifoglio alpino e la motellina delle Alpi. Durante l'estate non si fanno pregare e in barba alla linea mangiano in abbondanza per accumulare quella quantità di grasso che le aiuterà a sopravvivere alla stagione invernale. Le famiglie delle marmotte possono arrivare ad essere composte, partendo dalla ovvia base di due, fino a 20 elementi. La famiglia è composta dai genitori e dai loro figli. Anche i figli più vecchi vivono nelle stesse famiglie. Qualcuno direbbe “un po’ bamboccioni” ma forse senza conoscere bene le loro dinamiche familiari.
 
Esemplare di Marmotta © Wild Wonders of Europe - Grzegorz Lesniewski - WWF
 
La marmotte danno alla luce nella tana. Possono nascere da due e sette giovani. Appena nati sono cechi, senza pelo e vulnerabili, inoltre pesano solo 30 grammi! All'inizio si cibano unicamente del latte della mamma. Dopo circa 40 giorni, escono per la prima volta dalla tana con la voglia di mangiare tanta bella erbetta fresca. Dato che alle marmotte non piace troppo il caldo, preferiscono stare in montagna. Anche sulle Alpi, però, il cambiamento climatico sta di fatto facendo aumentare le temperature. Quando anche in altitudine fa troppo caldo, le marmotte rimangono al fresco nelle loro tane. Ma qui sorge un problema: se infatti sono costrette a stare rintanate non possono mangiare e se trascorrono troppo tempo senza mangiare, non accumulano abbastanza grasso per l'inverno. Questo può essere particolarmente pericoloso: senza sufficienti riserve di grasso, non riusciranno a superare il letargo invernale. Anche questo pasticcio lo dobbiamo alle nostre emissioni che in un solo secolo sono riuscite ad aumentare la temperatura sopra un livello molto pericoloso per tutti. Anche per noi stessi, ovviamente! Non abbiamo un altro pianeta.