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Clima: necessaria una mobilitazione straordinaria contro riscaldamento globale

Dalle grandi città devono ripartire mobilitazioni per il clima

L’Organizzazione Meteorologica Mondiale e le maggiori istituzioni scientifiche hanno confermato che il 2017 è stato il secondo anno più caldo mai registrato (pari merito con il 2015) e il più caldo senza il fenomeno de El Nino. Al primo posto Il 2016, l’anno più caldo (1,2°C sopra I livelli dell’era preindustriale).

La temperatura media globale nel 2017 e nel 2015 è stata di 1,1°C sopra I livelli dell’era preindustriale. Ormai siamo di fronte segnali chiari e forti, non più campanelli d’allarme. I dati sulla temperatura globale, insieme a quelli sulla tendenza degli ultimi decenni, sui fenomeni estremi (uragani, siccità) e sulla fusione del ghiaccio Artico e molti altri, preoccupano l’opinione pubblica e gli attori economici, come dimostrano anche i dati resi noti al World Economic Forum. E ancor più preoccupati sono i climatologi.

Se non corriamo subito ai ripari ci potremmo trovare nelle stesse condizioni di difficoltà di questo orso polare

Secondo il WWF sarebbe folle e immorale non reagire con una immediata mobilitazione dei governi per imprimere una svolta straordinaria all’azione sul clima, con impegni e iniziative di riduzione delle emissioni che vadano ben oltre quelli già stabiliti. È necessario fare il possibile, e anche molto di più, per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C: ogni incremento ulteriore potrebbe comportare la distruzione di ecosistemi, perdite e sofferenza di persone e comunità, lo stravolgimento del pianeta come lo conosciamo.

L'acqua risorsa imprescindibile per la vita è tra i beni comuni da mettere sotto tutela

Soprattutto nelle grandi città del Pianeta e nei grossi insediamenti industriali è indispensabile un cambiamento di mentalità e una gigantesca opera di risanamento, riparazione, messa in sicurezza, riprogettazione. Roma Capitale in questo senso ha fatto ancora poco o niente, nonostante il ripetersi da decenni di allarmi su questo aspetto sempre più forti. Occorre operare le azioni atte a favorire l’adattamento climatico, adeguare tutti gli insediamenti e le attività umane alla nuova realtà, soprattutto occorre un’ opera di prevenzione con un radicale cambio di mentalità, assumendo l’importanza della funzionalità dei sistemi naturali. Una accorta ed equa gestione delle risorse naturali (a cominciare dall’acqua) per garantirci la sicurezza e la vitalità del territorio e la disponibilità (equa) delle risorse.