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Inquinamento: verso lo stop alle microplastiche

Al bando entro il 2019 i cotton fioc non biodegrabili

Esulta il WWF per l’approvazione dell’emendamento che mette al bando i cotton fioc non biodegradabili entro il 2019 e le microplastiche nei cosmetici entro il 2020, avendo sottoscritto l’appello insieme alle altre associazioni ambientaliste per la messa al bando di questi prodotti.

Se vogliamo lasciare alle future generazioni oceani più puliti e senza le tracce tossiche del nostro ‘passaggio’ questa è la strada giusta ed è un bel segnale il fatto che l’Italia faccia la sua parte. I prossimi passi dovranno riguardare altri prodotti di largo consumo: per questo ci auguriamo che vi siano presto altre iniziative in questo senso. L’urgenza è tale da spingerci a cambiare  da subito i nostri comportamenti  facendo le scelte giuste. La plastica è un vero e proprio highlander, quella prodotta 50 anni fa è ancora tra noi. La tecnologia ha ormai messo a disposizione soluzioni alternative all’usa e getta, lo stesso vale per i prodotti cosmetici naturali e molti altri prodotti di uso quotidiano. Nella Campagna #GenerAzioneMare il WWF quest’anno ha promosso diverse iniziative di informazione sulla riduzione della plastica come la recente premiazione e sostegno economico, insieme a Impact-Hub e Bulgari, di due start-up innovative che permettono il riciclo chimico di alcune plastiche (progetto Gr3n) e prevenzione dello sversamento di plastica in mare, attraverso barriere speciali per recuperare i detriti dai fiumi, la maggiore fonte di inquinamento da plastica per gli Oceani  (progetto SEADS).

Questi rifiuti non sono di un altro mondo: è il litorale romano

Il WWF ricorda che se l’Oceano fosse un “paese”, rappresenterebbe la settima economia mondiale con valore stimato di almeno 24.000 miliardi di dollari tra prodotti ‘diretti’ come la pesca, e indiretti come turismo, educazione ed anche sottrazione di CO2 e biotecnologie. In questi anni abbiamo eroso questo ‘fondo di investimento pubblico’ sconosciuto, minacciando così le generazioni future. Possiamo invertire questa rotta distruttiva con azioni chiave su sviluppo sostenibile, riduzione dell’inquinamento a partire dalle micro e macro plastiche, riduzione gas serra, tutela degli habitat, recupero degli stock ittici, cooperazione internazionale, partenariati pubblici e privati e tanta informazione.