WWF Earth Hour 2024: per 60 minuti milioni di persone unite per il Pianeta
25 marzo 2024 - L’evento mondiale del WWF “Earth Hour - l’Ora della Terra” si è svolto in oltre 180 paesi per sostenere e celebrare il pianeta. Un milione e mezzo di ore dedicate ad azioni per proteggere natura e clima e salvare il futuro delle persone e del Pianeta. E nei territori si intensifica l’azione del WWF.
Il 23 marzo, alle 20:30 ora locale, milioni di persone in tutto il mondo si sono riunite per il diciottesimo anno di Earth Hour, l’Ora della Terra, a sostegno e celebrazione del nostro pianeta. Circa un milione e mezzo di ore sono state donate al nostro pianeta dai cittadini in oltre 180 Paesi e territori, rendendola l'ora più importante per la Terra fino ad oggi. L’Ora della Terra di quest’anno è stata un faro di positività, speranza e ispirazione in un mondo sempre più diviso, poiché è riuscita a riunire quante più persone possibili in un movimento a favore della lotta alla crisi climatica e la tutela del Pianeta e della nostra salute.
Per coinvolgere milioni di persone in tutto il mondo, la mobilitazione globale del WWF ha invitato tutti a trovare i modi più divertenti per donare un'ora per la Terra.
A questo proposito, il WWF Italia ha lanciato una sfida sui propri canali social, proponendo una serie di azioni di un’ora. In questa edizione, nel mondo è stato registrato un totale incredibile di circa un milione e mezzo di ore dedicate alla Terra, che ha superato le 410.000 ore dello scorso anno. Dalla Spagna alla Bolivia, dal Giappone alla Svezia, dalla Cambogia alla Germania, centinaia di eventi e celebrazioni dell’Ora della Terra hanno unito le persone di tutto il mondo, invitandole ad agire per proteggere natura e clima e salvare il proprio futuro. Fra i monumenti più iconici, sono state spente le luci per un’ora all'Opera di Sydney, alla Torre di Tokyo, nel punto di riferimento cinese di Ordos City, e nello Stadio Nazionale di Pechino, nel grattacielo Taipei 101. Sessanta minuti a luci spente anche per la Torre di Namsan Seoul, l'India Gate, il London Eye, la Porta di Brandeburgo, la Torre Eiffel, il Castelo de São Jorge, l’Empire State Building, le Cascate del Niagara, il Cristo Redentore, il Ponte Maputo Katembe e il Radisson Blu Mozambique.
L’Ora della Terra a Roma Capitale e nei Comuni della Città Metropolitana
Con il messaggio “+Azioni -Co2: Diamo Un Futuro Al Nostro Futuro!” il WWF ha invitato cittadini, comunità e aziende a spegnere le luci e regalare un'ora per la Terra, sulla scia della sfida lanciata all’inizio di questa settimana, dedicando 60 minuti ad un’azione positiva per il futuro del nostro fragile Pianeta. L’evento centrale italiano si è svolto a Roma, ore 20.30 con lo spegnimento delle luci del Colosseo, del Vaticano, del Quirinale, Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio, Palazzo Chigi e Palazzo Valentini sede della Città Metropolitana di Roma Capitale.
Hanno partecipato anche alcuni Municipi e Comuni della Città Metropolitana di Roma Capitale che ringraziamo e ai quali diamo appuntamento al prossimo anno.
I MUNICIPI DI ROMA CAPITALE CHE HANNO ADERITO
MUNICIPIO 2
Non avendo siti o palazzi di competenza solitamente illuminati ha promosso attraverso i propri canali l’iniziativa, chiedendo ai residenti del Municipio di partecipare anche nelle proprie case
MUNICIPIO 4
Spente le luci del Palazzo Municipale in Via Tiburtina n.1163
MUNICIPIO 6
Spente le luci dei locali della parte politica dell'ufficio di presidenza In Viale Duilio Cambellotti n.11
MUNICIPIO 11
Spente le luci dell'edificio di Villa Bonelli in Via Camillo Montalcini n.1
MUNICIPIO 13
Spente le luci:
-Nelle scuole del Municipio XIII
-Nella sede del Municipio XIII Via Aurelia n.470
-Edificio Ex Campari - Montespaccato. 000166 Via Gaetano Mazzoni n.85
I COMUNI DELLA CITTA’ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE CHE HANNO ADERITO
CITTA’ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE
Spente le luci della facciata di Palazzo Valentini in Via IV Novembre n.119/a e della hall della sede unica a Viale Giorgio Ribotta n.43
ALBANO LAZIALE
Spente le luci dell'androne di Palazzo Savelli - P.zza Salvatore Fagiolo 9
CASTEL MADAMA
Spente le luci del Parco dei Collicelli e della Casa comunale in Corso Cavour n.34
CASTEL SAN PIETRO ROMANO
Spente le luci del parco di Via Vittorio Veneto
CASTELNUOVO DI PORTO
Spente le luci del Palazzo Ducale Rocca Colonna
CAVE
Spenta l’illuminazione del Palazzetto che ospita la Polizia locale in Viale Pio XII n.44
CICILIANO
Spente le luci del Parco giochi di Viale Santa Liberata
FONTE NUOVA
Spente le luci dell'Edifico della sede Comunale in Via Niccolò Machiavelli n.1
LARIANO
Spente le luci perimetrali del Palazzo Comunale in Piazza Santa Eurosia n1, con prospetto verso Piazza dell’Anfiteatro, Via Mechelli e Via Sausset Les Pins
LANUVIO
Spente le luci di Villa Sforza in Via Sforza Cesarini n.27e della Torre di Lanuvio
MANDELA
Spente le luci dell'area del monumento ai caduti in Via la Bastidonne
MONTEFLAVIO
Spente le luci del Monumento per commemorazione dei Caduti nelle guerre in Via delle Grazie
MONTORIO ROMANO
Spente le luci del piazzale antistante il Palazzo Comunale in Via IV Novembre n.115
NEROLA
Spente le luci del Parco della Rimembranza in Via Cesare Battisti dove risiede anche il monumento ai caduti
RIANO
Spente le luci del Castello Baronale "Boncompagni Ludovisi"
ROVIANO
Spente le luci della torre del Castello Brancaccio in Piazza San Giovanni e del monumento ai caduti presso Largo Principessa Brancaccio
SACROFANO
Spente le luci della Casa comunale, della Biblioteca comunale e del Teatro comunale
SAN CESAREO
Spente le luci del Palazzo comunale in Piazzale dell’Autonomia n.1
TOLFA
Spente le luci del palazzo Comunale in Piazza Vittorio Veneto n.12
Tante e sono state le iniziative organizzate sul territorio dai volontari WWF con oltre 40 attività locali e circa 200 comuni che hanno aderito all’iniziativa spegnendo luoghi simbolo, piazze e monumenti in tutta Italia. Padova ha spento il portico di Palazzo Moroni, Piazza dei Signori, Piazza dei Frutti, Piazza delle Erbe, Palazzo Capitanio e via 8 Febbraio; a Firenze sono state spente le luci di Ponte Vecchio e Torre di Arnolfo, Piazzale Michelangelo, Basilica di Santa Croce, Abbazia di San Miniato e il Duomo, a Trento luci spente negli spazi espositivi del Muse; a Venezia in Piazza San Marco; Ledro ha partecipato con il suo splendido Museo delle Palafitte; Torino ha spento le luci della Mole Antonelliana e dei ponti monumentali sul fiume Po; è stato spento anche il Tempio di Segesta che fa parte de Parco Archeologico di Segesta, mentre la città Bari ha spento i candelabri posti sul Lungomare Nazario Sauro, Bologna le luci del Palazzo del Podestà e della Fontana del Nettuno, Napoli Palazzo San Giacomo. Earth Hour 2024 ha ricevuto i Patrocini del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, dell’ANCI, della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. All’evento è stata, inoltre, conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, che ha partecipato all’Ora della Terra ha dichiarato: “Durante l’Ora della Terra, milioni di persone in tutto il mondo spengono le luci per far luce sulla difficile situazione del nostro pianeta. La necessità è urgente. Il nostro clima sta crollando. L'anno scorso è stato il più caldo di sempre. Earth Hour è uno spettacolo globale di solidarietà per intraprendere una strada diversa. Dimostra il potere che ognuno di noi ha nella lotta per il nostro futuro”. Kirsten Schuijt, Direttrice Generale del WWF Internazionale, aggiunge: “Mentre l'Ora della Terra volge al termine, riflettiamo sull'incredibile impatto di milioni di persone che si sono unite per difendere la salute del nostro pianeta. Insieme, abbiamo acceso un faro di speranza, illuminando il percorso verso un futuro sostenibile. Il milione e mezzo di ore concesse alla Terra mostra come l'ambientalismo possa essere accessibile, divertente e significativo. Ma il nostro viaggio non finisce qui. Continueremo ad amplificare le nostre voci, a coinvolgere nuovi alleati e ad assumere il ruolo di amministratori della nostra casa condivisa. Perché nella nostra azione collettiva risiede il potere di plasmare un domani in cui la biodiversità potrà prosperare, per le future generazioni”.