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l’Upupa, unico vivente della sua specie, prende il nome dal suo verso

Occorre essere buoni osservatori per l'Upupa
L'Upupa (Upupa epops) è un uccello bucerotiforme della famiglia degli Upupidi, della quale rappresenta l'unica specie vivente. L'upupa gigante, infatti, si è estinta nel XVI secolo. Il nome di questo uccello deriva dall'onomatopea latina del verso che soprattutto i maschi sono soliti emettere durante il periodo riproduttivo, e che suona come un cupo hup-hup-hup trisillabico. L'upupa è sicuramente uno degli uccelli più appariscenti diffusi alle nostre latitudini: la colorazione molto accesa, rosso-arancio con ali e coda a bande bianche e nere, il lungo becco leggermente ricurvo e la cresta erettile sulla testa risultano inconfondibili fra gli uccelli nostrani, sebbene risulti abbastanza difficile avvistare un'upupa in virtù delle sue abitudini schive e della sua predilezione per le aree rurali e scarsamente antropizzate.
 
Esemplari di Upupa in sosta a Ventotene - fotografate da Mario Paloni
Si nutre prevalentemente di insetti, tra i quali preferisce grilli, grillotalpa, coleotteri, larve e bruchi di varie specie, oltre a formiche, cavallette e crisalidi. Più raramente, si ciba anche di altri invertebrati come lombrichi, molluschi e ragni. Non disdegna, di tanto in tanto, di integrare la propria dieta anche con piccoli vertebrati (principalmente lucertole neonate e piccoli anfibi), uova e anche nidiacei di uccelli che nidificano al suolo, oppure con materiale di origine vegetale, come bacche e meno frequentemente anche granaglie.
 
Upupa in volo - foto di C. Bonucci