Scrive per noi Francesco Barberini, rappresenta il nostro immediato futuro migliore
6 gennaio 2021 - Francesco Barberini, dovete seguirlo: aspirante ornitologo e divulgatore, ha 13 anni, è un Alfiere della Repubblica, ha scritto da poco il suo quinto libro sulla evoluzione dai dinosauri agli uccelli. Francesco rappresenta il nostro futuro migliore e racconta in modo scientificamente semplice la Natura che ama e protegge.
“Ciao a tutti! Mi chiamo Francesco Barberini e sono un aspirante ornitologo e divulgatore. Ho 13 anni, sono un Alfiere della Repubblica e vivo in campagna nel comune di Acquapendente, VT. Recentemente è uscito il mio quinto libro che parla della evoluzione dai dinosauri agli uccelli. Cerco in maniera semplice, ma scientifica di raccontare la Natura perché come dico sempre se la Natura la conosci, la ami e se la ami, la proteggi. Oggi sono qui per parlarvi di una pratica molto affascinante: il Birdgardening.
Purtroppo nel corso della sua storia l’uomo ha da sempre cercato di “conquistare” nuovi territori per edificare o coltivare, distruggendo habitat e mettendo a rischio sé stesso. Noi siamo esseri viventi come tutti gli altri e come tutti gli altri dipendiamo da altri esseri viventi. La Natura è un ciclo continuo e se noi andiamo ad intaccare su un punto di quel ciclo allora mettiamo a serio rischio e pericolo non una specie, ma un intero ecosistema. Questa pandemia ci deve far riflettere. Non siamo i padroni del mondo e siamo invece molto vulnerabili. Per colpa dei nostri interventi nella Natura adesso molte persone sono a rischio. In questo periodo non si può viaggiare, ma è comunque una opportunità per rivalutare e riscoprire il territorio dove sorge la nostra casa, vicino a noi. Un modo per rispettare la Natura è infatti, vivere di essa, apprezzarla perché in un ecosistema è tutto in movimento, niente è per sempre. I cambiamenti climatici sono l’apice di questo problema.
Visto che nei nostri territori c’è davvero molta biodiversità in pericolo è bene dargli una mano. Per questo è importante praticare il Birdgardening. Con la scomparsa di aree verdi dove erano presenti insetti e vegetali che fornivano nutrimento agli uccelli, noi possiamo aiutarli mettendo vari tipi di cibo nelle mangiatoie. Ricordatevi che dev’essere tutto in modo naturale per il rispetto dei nostri amici alati. Anch’io, nel mio piccolo, pratico il Birdgardening. Spesso succede che alle persone che hanno un giardino gli venga in mente di piantare piante esotiche colorate e ‘inutili’. Invece bisognerebbe piantare piante che fanno parte dei nostri ecosistemi e che forniscano cibo, come bacche o semi, o un rifugio agli uccelli. Durante l’inverno è poi molto utile posizionare delle mangiatoie, che potete anche fabbricare con legni di recupero oppure riciclando contenitori. Si possono fornire vari tipi di cibo, quelli che però attirano più uccelli sono i semi di girasole.
Mi raccomando, però non devono essere sbucciati, in modo che gli uccelli si divertano di più e impieghino più tempo per nutrirsi del seme e durante questo lasso di tempo possiamo più da vicino osservare molte specie di uccelli, proprio perché le mangiatoie sono un modo per apprezzare gli uccelli da molto vicino. Cercate comunque di tenere le mangiatoie lontano dalle finestre, gli uccelli non vedono il vetro! Potrete vedere moltissime specie molto colorate visitare le vostre mangiatoie: dai più comuni passeri d’Italia, passeri mattugi e tortore dal collare, alle bellissime cinciarelle, cinciallegre, cince bigie, cince more fino ai combattivi e gregari (arriveranno in stormi da dozzine di esemplari!) fringuelli, peppole, frosoni, lucherini, verzellini, fanelli, cardellini e verdoni, e li vedrete mentre si sfidano per il cibo. Osserverete comportamenti particolari e affascinati: per esempio i frosoni che sono piccoli uccelli, ma che sembrano dei giganti vicino ai lucherini e che hanno un becco enorme e un’altrettanta forza mandibolare. I frosoni nella mangiatoia per decine di minuti sbucciano e mangiano fino a un centinaio di semi senza che nessuno provi a sfidarli. Vedrete che quando gli uccelli capiranno, torneranno ogni anno e ogni qualvolta i semi mancheranno o saranno finiti gli uccelli ve lo faranno notare con i loro gridi di allarme invocando altro cibo! Gli potete offrire oltre che semi di girasole anche altri tipi di semi in modo che ogni specie può scegliere il tipo che gli piace di più.
Ad esempio semi di segale, di canapa, di grano, di granoturco, di panico, di miglio e di niger. Potete anche divertirvi con i bambini offrendo agli uccelli frutta, bacche, le immancabili noccioline oppure preparando il ‘bird pudding’, ossia la pappa per gli uccelli. Una miscela di strutto, farina e semi che durante i momenti più rigidi dell’inverno la si può offrire come risorsa energetica. Insomma, un modo affascinante e divertente che offre vantaggi per uccelli e persone. All’inizio della primavera è il momento dei nidi artificiali. Infatti a causa della deforestazione gli uccelli hanno perso alberi dove nidificare e così possiamo nell’ambiente urbano e non, aiutarli a trovare un nido adatto a loro. Ricordatevi che ogni nido deve essere posizionato in un ambiente sicuro e ogni specie predilige un posto e una forma di nido differente. Anche qui dovete stare attenti a disturbare il meno possibile la nidiata, ma potrete apprezzare il momento dell’involo dei nuovi nati. E ricordate ‘Stare in mezzo alla Natura, ad aspettare il passaggio ravvicinato degli uccelli fa nascere nel cuore una sensazione speciale che vi invito a provare’. Ciao da Francesco Barberini”