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Occhiocotto, abitante della macchia mediterranea dall’anello rosso intorno all’occhio

Prepariamo mangiatoie per i nostri piccoli amici alati

3 gennaio 2021 - Per la campagna WWF “Natura alla finestra” riceviamo da Simona Morcellini la foto in un contesto domestico di un occhiocotto, passeriforme che non vediamo spesso perché molto riservato e con abitudini schive, del quale presentiamo anche un pregevole disegno di Marco Preziosi.

L'OCCHIOCOTTO, UN VICINO ASSAI RISERVATO
L'Occhiocotto (Sylvia melanocephala) un "folletto" della nostra macchia mediterranea che ben la rappresenta, è tra i tanti passeriformi presenti nella Capitale, spesso accanto alle nostre case se non nei nostri giardini, ma difficilmente lo si nota viste le abitudini piuttosto schive.

Riceviamo uno scatto realizzato da Simona Morcellini in un contesto domestico che tradisce anche una particolarità. L'Occhiocotto si trova infatti a terra tra numerose olive cadute da una pianta sovrastante, probabilmente intento a nutrirsene. Se la sua dieta è costituita prevalentemente da insetti, come altri piccoli uccelli cercano alimenti ricchi di grassi in queste giornate fredde, come nel caso appunto di una succulenta oliva matura (oltre che di panettoni e pandori che regaliamo loro).

Occhiocotto: disegno di © Marco Preziosi

BREVI NOTE SU OCCHIOCOTTO
Specie sedentaria, migratrice e dispersiva, in Italia nidifica con una popolazione compresa tra 500000 e un milione di coppie, in gran parte concentrate sotto gli 800 metri di altitudine. Frequenta tipicamente la macchia mediterranea, ama i climi secchi ma s'installa anche in zone ombrose, folti sottoboschi e in parchi o giardini urbani. Nidifica nel fitto della vegetazione ancorando il nido ai rami degli arbusti e dei rampicanti. Da marzo in poi depone 3-5 uova alla cui incubazione partecipano entrambi i partner per circa 13 giorni (due o tre le covate annue). I piccoli prendono il volo a 12-13 giorni. L'Occhiocotto si pone spesso in vista su di un rametto per controllare il proprio territorio. Il canto, emesso spesso nel volo nuziale, è un sonoro gorgheggio, che vede la mescolanza di note musicali e grattate. Si ciba di insetti, frutti e bacche (fonte: P. Brichetti, Uccelli. Conoscere, riconoscere e osservare tutte le specie di uccelli presenti in Europa, Novara 2004). Deve il suo nome, al caratteristico anello rosso che circonda l'occhio, che sul capo di colore scuro del maschio appare assai visibile.