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20 maggio – Giornata Mondiale delle Api, infaticabili anche al tempo del Coronavirus

All'interno il video con Francesca Antonucci
Torna il 20 maggio 2020 la Giornata Mondiale delle Api, un’occasione per riflettere ancora una volta sullo stretto legame tra noi e la natura che ci circonda, di come la nostra salute e la capacità di garantire cibo a tutti siano fortemente correlate alla cura che dobbiamo al nostro Pianeta. “Nel nostro Paese - dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana - abbiamo appena riavviato attività che per lungo tempo sono rimaste ferme per tentare di arginare la minaccia di un comune nemico purtroppo favorito anche dalla condotta predatoria che la nostra specie ha esercitato ai danni dell’ambiente, delle risorse naturali. Ma il laborioso lavoro delle api, di tutti gli impollinatori, è continuato senza sosta, svolgendo un servizio insostituibile per gli ecosistemi nonché per noi e per le nostre scorte alimentari.”
 
foto di Francesca Antonucci
Il valore commerciale dei servizi di impollinazione delle api è stimato in tutto il mondo in 153 miliardi di euro e dalle api dipende il 70 per cento delle varietà delle quali ci nutriamo. Un ruolo rilevante è dunque quello degli apicoltori che nell’esercizio della propria attività - professionale oppure amatoriale - svolgono di fatto anche una importante funzione di tutela della Biodiversità vegetale, nonché di altre importantissime attività: basti pensare che ben 4.000 specie vegetali di interesse economico, affidano la loro riproduzione all’azione degli insetti impollinatori. Quindi, non solo miele, ma mandorle, pesche, ciliegie, albicocche ed altre specie, non potrebbero fruttificare senza il prezioso aiuto di tali insetti. Abbiamo raccolto la testimonianza di Francesca Antonucci, laureata in scienze forestale e neoapicoltrice, attiva nel territorio della Città Metropolitana dei Roma Capitale, che ci ha introdotto al suo apiario.
 
 
“L’anno scorso - aggiunge Maggini - a causa degli impatti prodotti dai cambiamenti climatici e dalla conseguente alterazione delle stagioni, la produzione di miele nel nostro Paese ha fatto registrare una significativa contrazione ed una grave perdita economica. Ci auguriamo pertanto che le misure di sostegno alle attività produttive per far fronte all’attuale crisi che è divenuta anche economica non lasci indietro gli apicoltori e più in generale tutti coloro che operano nei settori per la sostenibilità ambientale.” L’ape è di fatto ambasciatrice della grave crisi ambientale planetaria e dell’esigenza di operare urgentemente scelte che inizino a rallentare una deriva non solo dichiarata ma sempre più evidente, basti pensare al climate change o alla pandemia in atto. “È necessario consolidare l’educazione alla sostenibilità come priorità curriculare nella Scuola e tornare ad investire - conclude Maggini - per favorire la diffusione di una cultura ambientale che coinvolga tutte le fasce d’età e tutto il tessuto sociale. Gli insetti non sempre vengono percepiti benevolmente nonostante il loro valore, è importante dunque raccontare e illustrare il fascino dei loro colori, dei loro comportamenti, della loro straordinaria varietà per permettere a tutti di conoscerli meglio e dunque rispettarli.”
 
Prezioso il lavoro degli apicoltori
SCHEDA INFORMATIVA - VIDEO
L’Eco Council della Rome International School con la collaborazione del WWF Roma e Area Metropolitana e le disponibilità del Dott. Alberto Zilli, Curatore della sezione lepidotteri al Natural History Museum di Londra e del Dott. Franco Ferroni, Responsabile Agricoltura e Biodiversità del WWF Italia in occasione della Giornata Mondiale delle Api ha realizzato un interessante prodotto formativo che oltre agli studenti viene messo a disposizione di tutti coloro che desiderino sapere di più sulle api e il mondo degli impollinatori. (LINK AL VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=66RoCavjxS8 )
 
foto di Francesca Antonucci
SCHEDA IN NUMERI
IL VALORE ECOLOGICO ED ECONOMICO DEGLI IMPOLLINATORI
• Sono oltre 20.000 le specie di api selvatiche nel mondo che garantiscono il servizio ecosistemico dell’impollinazione, a queste si aggiungono altre specie animali come vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati.
• Più del 40% delle specie di invertebrati, in particolare api e farfalle, che garantiscono l’impollinazione sono a rischio estinzione.
• Delle oltre 1.400 specie vegetali che producono il nostro cibo e i prodotti dell'industria derivati dalle piante, quasi l'80% richiede l'impollinazione da parte di animali.
• Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell'impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta (un altro 20% è garantito da altri impollinatori), garantendo circa il 35% della produzione globale di cibo. Più della metà del consumo mondiale di grassi e oli viene da piante impollinate da animali.
• Delle 100 colture da cui dipende il 90% della produzione globale di cibo, 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api. Solo in Europa, ben 4.000 varietà agricole dipendono dalle api.
• Negli ultimi 50 anni il volume della produzione agricola è aumentato del 30% grazie al contributo diretto degli impollinatori.
• 1,6 milioni di tonnellate di miele vengono prodotti dalle api domestiche nei paesi occidentali.
• L’impollinazione di colture ha un valore globale stimato ogni anno pari a 153 miliardi di euro e di 22 miliardi di euro solo in Europa. Negli Stati Uniti l'impollinazione dei prodotti agricoli vale 10 miliardi di dollari l'anno. A livello globale, il valore dei vantaggi derivati dall'impollinazione può essere stimato in più di 3 trilioni di dollari. Una cifra fra i 235 e i 577 miliardi di dollari statunitensi, relativa alla produzione globale annuale di cibo, dipende dal contributo diretto degli impollinatori.
• Parecchi raccolti a livello globale, come ad esempio caffè e cacao, rappresentano anche un'importante fonte di reddito per i paesi in via di sviluppo. Senza impollinatori non avremmo più il piacere di gustare caffè, cioccolata, miele e molti altri cibi che fanno parte della nostra quotidianità. Il cioccolato, ad esempio, deriva dai semi dell'albero del cacao, e il valore mondiale annuo della raccolta dei suoi baccelli è di 5,7 miliardi di dollari USA. Queste cifre da capogiro poggiano sull'intervento esclusivo di un piccolissimo dittero (insetto impollinatore), essenziale per l'impollinazione dei fiori e senza il quale dovremmo dire addio al cioccolato.
Fonti: 

IPBES (2016). The assessment report of the Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services on pollinators, pollination and food production. S.G. Potts, V. L. Imperatriz-Fonseca, and H. T. Ngo, (eds). Secretariat of the Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, Bonn, Germany. 552 pages.  

Pubblicazione “Impollinazione: un altro miracolo dell'evoluzione” di Dianora Della Torre Arrigoni.