canoa nel lago

WWF “URBAN NATURE 2019”: ecco i vincitori del Photo Contest

Una bellissima mangiatoia disegnata da Fulco Pratesi

Ecco gli scatti di natura in città vincitori del Photo Contest del WWF Italia per l’Evento di URBAN NATURE del 6 ottobre scorso: dalla spiaggia urbana alla natura nell’arte. Tutti i premiati nell’ambito del progetto Urbano Ma Non Troppo: un trifoglio che sbuca dal cemento, un cavallo solitario lungo la spiaggia cittadina, un balcone fiorito spalancato sul golfo di Trieste. Questi alcuni soggetti dei vincitori del Photo Contest Urban Nature, lanciato dal WWF allo scopo di far scoprire grazie alla bellezza delle immagini l’importanza della natura in città, obiettivo del progetto Urbano Ma Non Troppo cofinanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

Sono stati in tanti a cimentarsi alla ricerca dello scatto perfetto, in ciascuno dei cinque ambiti a concorso. Per la categoria Angoli segreti di natura in città lo scatto vincitore è quello di Michela Lombardo: il fiume che costeggia Albino (BG), ritratto da una prospettiva inedita, è un nastro di natura incastonato tra le infrastrutture.

Fotografia di Michela Lombardo scattata ad Albino, vincitrice per la categoria "Angoli segreti di natura in città"

Al secondo posto Antonino Clemenza, una macchia di colore data dai tulipani in un borgo affacciato sul Lago Maggiore. Al terzo Michele Locatelli, con un affaccio sulla città da uno scorcio tra le montagne, quasi richiamo del Viandante sul mare di nebbia, simbolo del romanticismo tedesco. Per la categoria Arte e Natura in città ad affermarsi è stata Laura De Martin, con il potente bianco e nero di una statua di Lisbona colonizzata da una delle specie più cosmopolite delle nostre città, il colombo.

Fotografia di Laura De Martin scattata a Lisbona, vincitrice per la categoria "Arte e natura in città"

Al secondo posto di nuovo Antonino Clemenza con l'opera in legno "Cavalli selvaggi” a Gent. Al terzo i fiori ritratti da Noemi Palatella hanno il potere di trasformare una vecchia utilitaria in un oggetto di design dal sapore vintage. Affollata di scatti anche la categoria Natura resiliente e natura deturpata, in cui il trifoglio immortalato magistralmente da Giuseppe Gerardi dimostra tutta la forza della natura di riprendersi i propri spazi vitali anche nei luoghi meno ospitali.

Fotografia di Giuseppe Gerardi, vincitrice per la categoria "Natura resiliente e natura deturpata"

Dopo a seguire un altro scatto di Noemi Palatella, con un ulivo sradicato ma ancora vitale accanto alle rovine di una cattedrale, e da Chiara Padovani, con il ritratto di un voltapietre (un piccolo uccello di ripa) che si aggira tra le cannucce di plastica a Peschiera del Garda.Al primo posto della categoria Il mio spazio verde troviamo un orto verde su un balcone affacciato sul golfo di Trieste, ritratto da Linda Sancin, sullo sfondo della storica regata della Barcolana, in un continuum tra la natura di casa e il paesaggio infinito.

Fotografia di Linda Sancin scattata a Trieste, vincitrice per la categoria "Il mio spazio verde".

E’ invece Pietro Laureati ad aggiudicarsi la categoria Il valore della natura in città, con il ritratto di un uomo e del suo cavallo lungo la spiaggia accanto al borgo di San Benedetto del Tronto, simbolo del bisogno di solitudine e di fuga nella natura dell’uomo moderno.

Fotografia di Pietro Laureati, scattata a San Benedetto del Tronto, vincitrice per la categoria "Il valore della natura in città per l'uomo"

Ma la giuria, composta da naturalisti, educatori ed esperti di comunicazione del WWF Italia e WWF Bologna, anche sulla base delle preferenze espresse dal pubblico tramite i social network, non ha potuto risparmiare tre menzioni speciali per gli scatti di Elisa Volpi (gli striscioni dei giovani per il clima accanto alle contestate aiuole in Piazza Duomo a Milano), Pietro Laureati (cervi nel parco giochi di Villetta Barrea) e Vittorio Cangelosi (un bambino che, nella tipica posizione da angioletto, provvede ai propri bisogni dietro ad un grande albero cittadino). Da qualunque lato la si guardi, la natura attorno a noi non smette mai di sorprenderci.