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22 maggio - Giornata Mondiale della Biodiversità - Essere parte del Piano

Incrementare le tutele per la biodiversità

21 maggio 2024 - Domani 22 maggio sarà la Giornata Mondiale della Biodiversità: il tema di questo 2024 invita ad “Essere parte del Piano”. Maggini: “E’ un sollecito affinché alle minacce che gravano sul futuro degli ecosistemi si risponda con urgenza ed efficacia, ponendo la salvaguardia e la conservazione della biodiversità in cima alle priorità degli impegni della politica”.

Per celebrare l'adozione del testo della Convenzione per la Diversità Biologica - 22 maggio 1992 - le Nazioni Unite, hanno inteso proclamare la Giornata Mondiale della Biodiversità, favorendo la sensibilizzazione e la consapevolezza in merito all’esigenza di mantenere la ricchezza della vita sul pianeta per garantirne il futuro. E se la Giornata Mondiale delle Api 2024 è stata dedicata all’impegno dei giovani per gli impollinatori, per celebrare la Biodiversità, il tema individuato invita ad “Essere parte del Piano”, un sollecito ad essere parte attiva al fine di arrestare e invertire la perdita di biodiversità.

Parco Appia Antica - fiume Almone

“Insomma una chiamata alle responsabilità di ognuno - dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana - di ogni componente della comunità internazionale affinché alle minacce che gravano sul futuro degli ecosistemi si risponda con urgenza ed efficacia, ponendo la salvaguardia e la conservazione della biodiversità in cima alle priorità degli impegni della politica, della produzione e del commercio sino alle scelte che ognuno di noi opera nella propria quotidianità.”

Una immagine dal litorale romano - foto WWF

In Italia circa l’89% degli habitat di interesse comunitario si trova in uno stato di conservazione sfavorevole. Dei 43 habitat forestali italiani, ad esempio, 5 hanno uno stato di conservazione “criticamente minacciato” e 12 “in pericolo”.  Il 68% degli ecosistemi italiani si trova in pericolo, il 35% in pericolo critico. Il 100% degli ecosistemi è a rischio nell’ecoregione padana, il 92% in quella adriatica e l’82% in quella tirrenica. Il 57% dei fiumi e l’80% dei laghi si trova in uno stato ecologico non buono. E i dati sullo stato di conservazione delle specie non sono meno allarmanti: il 30% delle specie di animali vertebrati e il 25% delle specie animali marine del Mediterraneo sono a rischio estinzione.

Visitatori in una faggeta nel Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise-foto © L.Biancatelli WWF Italia

“Questi gli elementi di fragilità della Natura nel nostro Paese - aggiunge Maggini - che lo scorso anno il WWF sottolineò facendo riferimento ai dati dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e che certamente preoccupano, ma al tempo stesso debbono fortemente motivare affinché si agisca subito per porre rimedio alla crisi ambientale in atto. Le grandi città, come Roma Capitale, giocano un ruolo fondamentale non solo per le scelte necessarie a rinaturalizzare quelle porzioni di territorio inavvedutamente trasformate in passato e ponendo un argine al dilagante consumo di suolo - un triste quanto drammatico primato italiano per la Città Eterna - ma favorendo percorsi di educazione ambientale e sensibilizzazione volti ai tanti cittadini che a Roma risiedono e che ogni giorno consumano, viaggiano e condividono nei diversi contesti sociali - nei quali la nostra vita si svolge - informazioni e percezioni. Per ‘Essere parte del Piano’ dobbiamo crescere assieme e maturare una maggiore capacità critica collettiva che ci consenta di affrontare le emergenze in atto ed invertire la rotta verso la sostenibilità ambientale e la conservazione del patrimonio naturale.”

Ape da miele (Apis mellifera) nelle campagne romane - foto © R.Isotti A.Cambone-Homo Ambiens