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WWF: per quest’anno la Befana a Roma porterà solo carbone

Roma città splendida e maltrattata

6 gennaio 2023 - L’attesa dell’arrivo della Befana, e con lei dei doni dei quali è portatrice, rappresenta una delle tradizioni più sentite dai Romani. Purtroppo la Capitale riceverà molto carbone il 6 gennaio perché occorre essere virtuosi per essere premiati e la Città Eterna mostra ancora il fiato lungo sulla capacità di proporre innovazione culturale, ancora strettamente legata al mattone da una parte e alla produzione di rifiuti dall’altra.

Ed infatti Roma Capitale risulta essere ancora maglia nera per consumo del suolo, con 95 ettari di terreno naturale o seminaturale divorato dal cemento nel 2021, una tendenza che la conferma al vertice tra le città italiane in questo triste primato. E volendo portare un caso che lascia basiti per assenza di visione culturale, citiamo la vicenda del Pratone di Torre Spaccata, un’area ad alta valenza storica ed archeologica, oltre che naturalistica, dove l’Amministrazione comunale pensa di portare dei magazzini industriali, in barba al valore che l’area esprime, al potenziale indotto economico che potrebbe generare se si investisse nel dare luce al patrimonio che il Patrone custodisce, alla volontà dei cittadini che chiedono tutela e capacità di futuro.

Dove sono le tracce del tanto decantato consumo suolo ZERO? In Italia troppo cemento

Ancora si potrebbe evitare che il sito entri di diritto nelle prossime statistiche sul consumo del suolo e permettere che possa invece essere portato in dono a tutta la Città. In materia di rifiuti pesa la previsione di un mostruoso impianto di incenerimento da 600/700mila tonnellate, che - contrariamente a tutti gli obiettivi auspicati dall’Unione Europea - fa immaginare numeri crescenti di produzione dei rifiuti nella Capitale anziché prefigurarne una riduzione grazie a politiche di prevenzione, riuso ed una raccolta differenziata domiciliare che sia anche strumento di sensibilizzazione volto ai cittadini. Ed è proprio la raccolta differenziata che secondo recenti dati ISPRA tenderebbe ad essere frenata dalla presenza degli inceneritori.

Roma da proteggere e far risorgere insieme alla sua ricca biodiversità

Insomma, ben lontani dal profilo di una Capitale al passo coi tempi e in grado di praticare soluzioni concrete, prevedendo il coinvolgimento attivo dei cittadini. Argomentando di rifiuti, nella Città Eterna tuttalpiù si parla di discariche, inceneritori e già quando si cita la raccolta differenziata si stenta, si balbetta. Chissà, magari l’Epifania 2024 ci porterà qualche sorpresa, magari verranno maggiormente ascoltati i cittadini (ai quali oggi viene riservato esclusivamente il ruolo di spettatore) ma in questo 2023, lo sappiamo, solo carbone.